Specialità leventinese, dolce tuttora prodotto in Valle Leventina.
Spampezi, plurale spampezie, anche se altri usano (a dipendenza dalla zona in cui viene fatto) spanpezia, spanpeze, pan spezi, pan e spezi.
L'etimologia di spampezi è facilmente intuibile; è composto da "pane" e da "spezie" in riferimento alle spezie – cannella, chiodi di garofano, noce moscata – che vengono aggiunte nel gustoso ripieno.
Sono dolci che le famiglie leventinesi confezionavano, di solito, in occasione di una festa.
Per meglio evidenziare il significato ed il valore della festa li si decorava con simboli specifici scolpiti nel legno degli stampi, opera di qualche abile artigiano locale.
Prima dell'uso gli stampi dovevano essere cosparsi con una manciata di farina, altrimenti la pasta sarebbe rimasta attaccata. Dopo l'uso non bisognav lavarli, ma unicamente spazzolarli, così si conservavano meglio.
Sullo stampo si pone una pezza di pasta, la si fa combaciare perfettamente, calcando la pasta coi polpastrelli affinchè fa le sue buche e si adatta al disegno; ogni cavità viene poi colmata dal ripieno e si getta quindi sopra una seconda coperta di pasta. Con una manovra energica si rovesciava il tutto, premendo sul tavolo. Si stacca il dolce dalla sua forma e lo si mette in forno.
(Tratto da Crèfli e spampezie, due specialità leventinesi – Museo di Leventina)
Ricetta:
1 dl panna intera
200 gr. burro
200 gr. zucchero in canna
600 gr. farina
a piacimento cannella o noce moscata
per il ripieno:
1 C miele
140 gr. noci
60 gr. pane grattugiato
300 gr. marmellata
Questa è la ricetta di mia mamma, però a dipendenza della zona in cui viene fatto, gli ingredienti possono variare.
Foto purtroppo non ne ho, chiedo a mia mamma se ne ha una e poi te la facciamo avere.
Grazie mille.
Tanti saluti.
Cinzia
Commentaires
Enregistrer un commentaire